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Valle delle Cartiere: Escursione nella Valle di Toscolano – e in un passato affascinante

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Molti appassionati del lago di Garda considerano la sponda sud-occidentale del lago come la parte più bella e vivace del paesaggio gardesano. Può essere una questione di gusti, perché come si dice, la bellezza (e l’interesse) è negli occhi di chi la guarda. Ma l’entusiasmo per il sud-ovest è comprensibile. Qui si trovano piccole città ricche di storia, come Salò, interessanti regioni vinicole intorno a Moniga del Garda e le ultime limonaie come la Limonaia di Gargnano. Oppure i parchi di Gardone Riviera, su tutti il parco del Vittoriale degli Italiani, ex tenuta dello scrittore ed eroe nazionale Gabriele D’Annunzio. La Valle delle Cartiere è molto interessante anche da un punto di vista storico, non lontano da Gardone Riviera, nei pressi di Toscolano Maderno, una stretta valle è possibile annoverare tra le ripide e verdi montagne del Parco Naturale Alto Garda Bresciano, dal passato molto particolare. In passato questa stretta valle ospitava fino a 40 piccole fabbriche che producevano carta.. L’acqua per la produzione era fornita dal torrente Toscolano, che ha dato il nome alla città. Delle numerose fabbriche di carta rimangono per lo più solo rovine, dei pittoreschi manufatti lungo il percorso.

Museo della Carta: il viaggio in un passato affascinante

A poche centinaia di metri a valle troviamo dei pannelli informativi trilingui e il Museo della Carta che raccontano la storia della produzione della carta in questa valle, iniziata per la prima volta intorno al 1380 e terminata nel 1962. Il paesaggio qui è bellissimo, con il Monte Pizzocolo che si erge ripido sullo sfondo, che con i suoi 1581 metri è la montagna più alta del sud-ovest del Lago di Garda. Dal centro di Toscolano Maderno, è ben segnalata una stradina che porta in direzione della Valle delle Cartiere. Dopo tre gallerie scavate nella roccia si trova un parcheggio, da cui inizia il sentiero vero e proprio. Poche centinaia di metri più avanti, il Museo della Carta, allestito in una vecchia fabbrica, informa i visitatori con video, esposizioni e foto sulla produzione della carta in questa valle un po’ remota, un tempo faticosa tra i rumori, il calore, e certamente anche il fetore: la carta artigianale di alta qualità veniva infatti prodotta con stracci, che venivano tagliati e annaffiati in grandi tini dopo essere stati posti a macerazione, una sorta di fermentazione. Con una serie di grandi martelli di legno azionati dalla corrente, gli stracci così spezzettati venivano frantumati in una poltiglia fine, corrispondente alla materia prima per le carte più pregiate che venivano prodotte dopo la pressatura e l’essiccazione dei fogli.

Già richiesta nel Medioevo: la carta a mano di Toscolano

In passato le macchine erano azionate direttamente da ruote idrauliche, poi da motori, e anche l’energia elettrica necessaria era fornita dalla corrente. In passato il Toscolano doveva essere un potente e torrenziale torrente di montagna, fino a quando non fu addomesticato ad un bacino artificiale in montagna fu addomesticato. L’escursione tocca molte rovine di edifici che la natura sta progressivamente recuperando. Il sentiero sale dolcemente nella stretta valle, sempre costeggiando il torrente. Passando davanti alla bella villa dell’ex imprenditore Maffizzoli, oggi rovinata dalle ingiurie del tempo, seguono le rovine di altri edifici industriali, che un tempo sorgevano qui vicini. Le volte e gli archi a tutto sesto delle fondazioni delle fabbriche erano spesso realizzati in pietra di campo di tutte le dimensioni, e le rovine sembrano spesso resti di tempi antichi. Prati e fiori selvatici crescono ora negli ex edifici industriali in rovina, uno spettacolo molto bello ma spesso malinconico. Il sentiero termina in un piccolo lago verde formato dal torrente. Se volete lasciarvi andare a una piacevole escursione, prendete semplicemente la via del ritorno attraverso la valle. Qui si trova anche un sentiero circolare segnalato che sale ripidamente al villaggio di Gaino, un tranquillo e tipico villaggio italiano collinare, circondato da numerosi ulivi. Il sentiero che da lì riporta a valle offre una vista spettacolare sul Lago di Garda con Toscolano-Madero sulla sua sponda.

La fine di una grande tradizione artigianale: la valle delle rovine delle fabbriche

È difficile immaginare che in questa stretta valle, già nel XIV secolo, le imprese artigianali producevano carta a mano, ampiamente rinomata per la sua qualità. I fogli di carta venivano commerciati fino in Oriente e sono ancora oggi facilmente riconoscibili per le loro caratteristiche filigrane. Una grave crisi della produzione di carta nel XVII secolo fu provocata da un’epidemia di peste che uccise la metà degli abitanti di Toscolano e Maderno. L’industrializzazione della produzione della carta ha poi portato alla fine della produzione di carta nella Valle della Cartiere: le fabbriche artigianali non erano in grado di tenere il passo con i moderni metodi di produzione.

La breve passeggiata nella valle di Toscolano è molto bella, in un paesaggio tipico della sponda bresciana del Lago di Garda. Con lo storico sfondo fornito in modo rilassato dal Museo della Carta allestito in una vecchia fabbrica, questa passeggiata diventa ancora più suggestiva come un viaggio a ritroso agli inizi della produzione di carta a mano in questa valle nascosta.

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